L’Echinacea appartiene alla famiglia delle Asteraceae (Composite). Questa pianta officinale è originaria del Nord America e trova il suo habitat ideale nelle zone temperate.
Sotto il termine di Echinacea vengono ricondotte in realtà 9 specie di piante, delle quali soltanto tre si rivelano utili come possibili rimedi naturali: l’Echinacea angustifolia; l’Echinacea pallida; l’Echinacea purpurea. Si tratta in ogni caso di piante perenni, di altezza media pari a 8-10 centimetri, le foglie sono basali e lungamente picciolate, lanceolate percorse da 3-5 nervature con peli rigidi. La varietà angustifolia, deve il nome alle foglie strette, mentre la purpurea ha foglie dalla pagina più ampia. Le infiorescenze sono formate al centro da fiori tubulari e alla periferia da fiori ligulati porporini ripiegati verso il basso nell’angustifolia; più orizzontali nella purpurea. I frutti sono degli acheni. Sono originarie dell’America del nord, Messico, Louisiana, Florida. In Italia sono coltivate a scopo medicinale e ornamentale.
Cenni storici
L’uso terapeutico dell’echinacea risale agli Indiani dell’America del Nord, che se ne servivano nel trattamento esterno di ferite e ustioni; e per uso interno per curare la tosse, le malattie da raffreddamento e il mal di gola. La pianta è diffusa in tutto il Nord-America e presenta numerose specie: purpurea, angustifolia, pallida, laevigata, paradoxa, tennesseensis, sanguinea, simulata, atrorubens. Di esse le più attive risultano essere le prime due e in particolare, dai più recenti studi, la purpurea dimostra contenere la maggior percentuale di acido cicorico, responsabile dell’azione immunostimolante. Le proprietà dell’echinacea sono state evidenziate da studi clinici effettuati già dal 1915, che dimostrarono per la prima volta il meccanismo d’azione sul sistema immunitario. Gli studi sulla pianta ripresero attorno al 1930 e sono giunti ai giorni nostri. L’echinacea purpurea fu studiata soprattutto da ricercatori tedeschi alla fine degli anni ’80 e attualmente è la più venduta.
Proprietà dell’Echinacea
Della pianta di Echinacea vengono utilizzate a fini curativi le parti aeree e la radice. La radice di echinacea contiene polisaccaridi che conferiscono alla pianta proprietà immunostimolante, per questa ragione è usata in fitoterapia per favorire le naturali difese, in quanto stimola il sistema immunitario, sostenendo così l’organismo contro gli attacchi infettivi. Il grosso interesse per le proprietà dell’echinacea deriva dalla sua capacità di attivare l’azione fagocitaria dei linfociti e rinforzare il sistema immunitario specifico, di adulti e bambini. Il meccanismo di azione si esplica mediante un aumento dei leucociti, in particolare dei granulociti polimorfonucleati (o neutrofili) e dei monociti-macrofagi del sistema reticolo-endoteliale, adibiti a fagocitare (mangiare) gli agenti estranei dannosi (batteri, funghi etc.). La pianta inoltre contiene flavonoidi (come la luteolina, kaempferolo, quercetina, apigenina); derivati dell’acido caffeico (echinacoside, acido clorogenico), acido cicorico, polieni, alchilamidi e olio essenziale.
In particolare l’echinacoside svolge azione antibiotica e batteriostatica, in grado di inibire la replicazione di batteri difficilmente controllabili; mentre l’echinaceina conferisce alla pianta proprietà antinfiammatoria corticosimile. Infine la presenza di acido cicorico e acido caffeico svolgono azione antivirale, tale da ostacolare la penetrazione del virus nelle cellule sane.
Un’assunzione regolare permette di prevenire (specialmente nei periodi in cui il nostro organismo è soggetto a maggiori stress) e curare i sintomi delle malattie da raffreddamento come febbre, le infezioni del sistema respiratorio (raffreddore, tosse) e di quello urinario (cistite).
Quando utilizzata come soluzione esterna aiuta a purificare la pelle e a ridurre rughe e smagliature, oltre a stimolare il microcircolo e la circolazione venosa.
Le sue proprietà antivirali e antibatteriche contribuiscono, insieme con la sua azione cicatrizzante, ad accelerare la guarigione di piccole ferite, scottature, dermatiti, afte e ulcere cutanee.
Controindicazioni dell’echinacea
Alcune controindicazioni riguardo l’utilizzo di Echinacea interessano possibili reazioni allergiche nei soggetti ipersensibili verso uno o più componenti. Va inoltre impiegata con particolare attenzione, preferibilmente sotto controllo medico, da parte dei soggetti affetti da patologie autoimmuni.
Per quanto riguarda le interazioni farmacologiche l’Echinacea risulta in grado di potenziale l’efficacia dell’econazolo in crema utilizzato nel contrastare le candidosi vaginali o come inibitore nei confronti di alcuni citocromi.