Il digiuno fa bene all’organismo
Il digiuno viene definito spesso la “tavola operatoria della natura”,
poiché tramite esso è possibile far sparire in pochi giorni lipomi, miomi, tumori al seno e altro.
Far sparire in pochi giorni lipomi, miomi e tumori al seno, mediante autolisi o auto-scioglimento, senza orribili mutilazioni e senza l’uso di farmaci, è cosa normalissima per l’igienismo, anche se medici e medicalizzati rimangono spesso perplessi, sbalorditi ed increduli, di fronte a questa possibilità.
- se un soggetto si alimenta quotidianamente al meglio, con cibo prevalentemente crudo, e abbondanza di frutta,
- se fa una corretta respirazione,
- se fa dell’attività sportiva,
- se fai le giuste ore di riposo sereno,
- se prende il sole correttamente,
- cerca di vivere in armonia con sé stesso e gli altri
NON ha bisogno di digiunare.
Difficile dire quanto a lungo si può estendere un digiuno senza assistenza, senza conoscere i dettagli della persona, perchè ogni caso è diverso e deve essere preso in modo personalizzato.
A volte, per evitare crisi eliminative troppo forti ed intense (soprattutto nelle persone molto intossicate), si suddivide il digiuno in due o tre sedute a distanza di uno o due mesi. L’assistenza al digiuno si limita, in ogni caso, a parole di spiegazione e di incoraggiamento, durante il momento delicato delle crisi espulsive, e a niente altro che quello. Trattasi dunque di supporto psicologico più che pratico.
Quando il digiunante ha a disposizione una decina di bottiglie di acqua distillata (o comunque leggera in termini di minerali) vicino al comodino, quando sta rilassato a letto, quando mantiene un bel ritmo respiratorio, quando la stanza è arieggiata, priva di odori e di rumori, di radio e televisione, tutto procede liscio.
Il digiuno si interrompe quando arrivano i segnali giusti, quindi quando:
- la patina bianca della lingua scompare,
- le urine ridiventano chiare,
- l’alito e il sapore in bocca ridiventano gradevoli,
- ritorna in modo prepotente l’appetito.
Il digiuno, non si interrompe brutalmente buttandosi su un piatto di spaghetti o lasagne, ma facendo una cosa graduale e ripartendo con qualche giorno di alimentazione a base di frutta (meglio solo frutta acquosa) o centrifugati o frullati di carote, bietole, mele, ecc.
Questo aiuta a completare il lavoro ripulitivo, per poi riprendere alla fine la dieta normale , che teoricamente è quella vegana tendenzialmente crudista, priva di effetti collaterali ed intossicanti (salvo che uno non voglia rimettersi nuovamente nei guai).
La crisi eliminativa va inquadrata qualora di ripresenti:
- ogni fenomeno fastidioso,
- ogni dolorino,
- ogni debolezza,
- ogni senso di vertigine,
- ogni eritema
- ogni rigonfiamento epidermico,
- ogni scarico di muco,
- ogni liberazione di pus,
- ogni eventuale tensione nervosa,
- ogni temporaneo picco depressivo
Trattasi di una crisi costruttiva, gestita con sapienza dal sistema immunitario, che con l’aiuto dissolvente dell’acqua leggera e demineralizzata:
- smaltisce le acque stanche e le cellule grasse,
- disgrega i depositi interni di minerali inorganici, di acidi, di urokinasi, di ammoniaca, di caffeine, teine, nicotine e cadaverine,
- demolisce per autolisi le crescite patologiche ed irregolari tipo calcoli, tumori, cisti, lipomi e compagnia bella.
Il digiuno però non si limita a quanto sopra, ma fa molto di più.
Smonta e smentisce categoricamente tutte le bugie pasteuriane e neo-pasteuriane, tutte le teorie mediche sui batteri e sui virus, sulle intolleranze e le allergie. Annienta e ridicolizza tutte le vecchie ideologie, tutti i martellamenti ministeriali su virus e ceppi virali provenienti dai vari punti cardinali del globo, evidenziando come un corpo diagnosticato carico di batteri e virus, senza alcun antibiotico ed alcun antivirale, senza alcuna vaccinazione, si libera velocemente da batteri e virus accumulati, riacquistando al 100% la sua salute.
Infatti, se avessero ragione i virologi e gli immunologi, una persona che affronti un digiuno, carica di batteri e di virus, lasciata senza cure biochimiche all’azione di tali voraci predatori, verrebbe divorata velocemente dai medesimi, sviluppatisi nel frattempo esponenzialmente, e morirebbe in preda a mille sofferenze. Succede invece esattamente l’opposto.
Come mai?
I virologi si defilano e scappano via imbarazzati. Non sanno cosa rispondere. Il motivo è ben presto spiegato. I batteri non trovano più porcherie da mangiare all’interno di un corpo ripulito dal digiuno, riducendosi così al quantitativo normale, logico e simbiotico previsto dalla natura. I virus, ovvero i detriti derivanti dalla fisiologica moria cellulare (normale ricambio metabolico giornaliero che vede miliardi di cellule morire e trovare le proprie sostitute), vengono parzialmente riciclati (vedi recupero del ferro in zona intestinale), e poi espulsi. Anche le allergie vengono a loro volta attenuate ed esorcizzate in modo naturale.
Nessuna meraviglia dunque che l’Ordine Medico combatta l’igienismo e il digiunismo a spada tratta, dicendone di cotte e di crude, spaventando a morte i malati e inducendoli a evitare tale pratica.
Il digiuno mette in evidenza più di ogni altra cosa al mondo gli svarioni, gli spropositi, le ipocrisie, le corruzioni e le piccolezze della medicina. Il digiuno denuda spietatamente il monarca sanitario, mettendolo sotto i riflettori, smascherando tutto quanto c’è sotto. In definitiva, sbeffeggia la vorace e venale sanità mondiale, facendo guarire perfettamente la gente col semplice costo di poche bottiglie di acqua e di un piccolo sacrificio.
Tratto da un articolo scritto nel web da Dioni aka Riccardo Lautizi
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